Salendo su un foglio di Carta: Intervista a Stefano Martire
Stefano Martire ama definirsi uno scienziato rockstar e questo suo modo personale di parlare di scienza possiamo gustarlo leggendo il suo profilo Medium o la sua ultima pubblicazione letteraria, Salendo su un foglio di carta, di cui è co-autore insieme al professor Alfredo Marzocchi. Abbiamo preparato per lui un’intervista tutt’altro che convenzionale, a cui Stefano ha accettato con piacere di partecipare. Le risposte alle domande sono esilaranti quanto le domande e abbiamo così potuto scoprire che anche la matematica ha un lato divertente.
Se fossi su un’isola deserta quale formula matematica utilizzeresti per sopravvivere?
Probabilmente per sopravvivere la matematica servirebbe a poco. Nella sopravvivenza
potremmo metterci lo scappare dall’isola, che è possibile via acqua o via aerea. Costruirei un razzo per volare via e quindi mi servirebbe tutta la parte di fisica e matematica che descrive la propulsione del razzo. Non so indicarti una formula di preciso, ma l’area del sapere è quella.
Una voce dal fondo chiede dove si possano prendere i materiali per costruire il razzo su un’isola deserta, un’altra suggerisce di ordinarli su Amazon… Si propone anche di costruire una zattera, ma Stefano prosegue risoluto:
Se vogliamo usare la scienza dobbiamo costruire un razzo oppure un aereo tipo deltaplano.
Vogliamo usare la scienza o no?!
Studiare matematica aiuta a mangiare più sushi negli all-you-can-eat?
Sì, io dico di sì. Si potrebbe impostare un’equazione che massimizza il numero di pezzi di sushi rispetto al prezzo.
Ti è mai successo durante la doccia di risolvere un problema matematico che ti perseguitava da tempo?
Se intendiamo fare la doccia come una attività quotidiana tipicamente rilassante che però uso per pensare, sicuramente sì.
E possiamo sapere uno di questi problemi da te risolti o sono top secret?
L’efficienza degli spettrogrammi nel rappresentare un’onda audio.
Quando sei in strada e ti accorgi che ti sta per arrivare un vaso in testa, scappi subito o provi a calcolare la traiettoria di caduta così da poter valutare meglio la situazione?
Volendomi divertire probabilmente potrei calcolare la traiettoria, Però per farlo bisognerebbe
fermare il tempo, perché se il vaso sta già cadendo, la vedo difficile.
Come conclusione dell’intervista, abbiamo scelto una domanda che ha stupito Stefano per il suo intreccio di semplicità e di difficoltà e che ci ha regalato una risposta densa di significato.
Perché ti piace la matematica?
“Perché mi illude di avere più controllo sul mondo.”
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